mercoledì 29 marzo 2017

Recensione: ''Ti amo, stupido!'' di Cristina Migliaccio.

Pubblicato da Morena alle 18:21:00


Eccomi con una nuova recensione, questa volta vi parlerò di  ''Ti amo, stupido!'' di Cristina Migliaccio.

Titolo: Ti amo, stupido!
Autore: Cristina Migliaccio 
Editore: Butterfly Edizioni 
Collana: Digital Emotions 
Pagine: 182

Trama: Rebecca Parker sa di essere una calamita per i guai, soprattutto quando abbassa la guardia e si fida di un uomo.
Licenziata dal lavoro dei suoi sogni per aver avuto una relazione col capo, è costretta a ritornare a Lower, a casa di sua madre. Nella sua città d'infanzia rivede quell'antipatico di Scott Evans, diventato un chirurgo affermato. I due non si sopportano da sempre e non fanno altro che battibeccare per ogni più piccola cosa, come fossero cane e gatto. Sotto quella patina schiva, cocciuta e impertinente che Becky gli mostra, Scott, però, non può fare a meno di constatare la chimica che scorre tra di loro.
Ma è davvero un errore innamorarsi di quello stupido che non fa altro che prenderla in giro? Forse sì.
Anche se è l'errore più bello che lei si sia mai concessa...





Recensione: Oggi vi parlerò di '' Ti amo, stupido!'': libro dalla lettura molto scorrevole, infatti io l'ho letto in sole tre ore! (pensate ho superato il mio record). 
La storia,è molto bella anche se a tratti quasi scontata, ma alla fine sono queste le storie che ci piacciono di più. Devo dire che in alcuni momenti volevo dare un paio di schiaffi a Rebecca, sicura che avesse il prosciutto sugli occhi! Ma non vedeva che quel bell'imbusto era cotto e stracotto di lei? 
Oramai tutti se ne erano accorti, perfino la nonna che è stata la prima shipper della coppia addirittura prima di me, e ha cercato in tutti i modi di farli rimare dritto da soli, Ma a causa della testardaggine di lei e di lui, le cose non sono mai andate come dovevano andare. 
L'unica pecca che ho trovato, riguarda una cosa che non ho proprio capito, ovvero la faccenda della madre e del perché non volesse dire di avere un compagno. Questa cosa mi ha fatto stare per tutto il tempo con l'ansia immaginandomi gli scenari più strani quando poi invece si è rivelata una cosa quasi banale.
La mia parte preferita è stata quando Scott dice: ''Sei tu, sei sempre stata tu''. Lì, mi sono sciolta e se non mi fossi trovata in treno, circondata da tante persone, sicuramente mi sarebbero serviti una marea di fazzoletti! 
In conclusione: libro molto bello, lo consiglio a chi avesse voglia di un po di amore e di una gioia ☺ (come me, che ultimamente sono circondata dal mai una gioia).


Alla prossima recensione.


  - Mory

0 commenti:

Posta un commento

 

365 Days Of Books Copyright © 2012 Design by Antonia Sundrani Vinte e poucos