Eccomi con una nuova recensione, questa volta vi parlerò di ''Ti amo,
stupido!'' di Cristina Migliaccio.
Titolo: Ti amo, stupido!
Autore: Cristina Migliaccio
Editore: Butterfly Edizioni
Collana: Digital Emotions
Pagine: 182
Trama:
Rebecca
Parker sa di essere una calamita per i guai, soprattutto quando abbassa la
guardia e si fida di un uomo.
Licenziata dal lavoro dei suoi sogni per aver avuto una relazione col capo, è
costretta a ritornare a Lower, a casa di sua madre. Nella sua città d'infanzia
rivede quell'antipatico di Scott Evans, diventato un chirurgo affermato. I due
non si sopportano da sempre e non fanno altro che battibeccare per ogni più
piccola cosa, come fossero cane e gatto. Sotto quella patina schiva, cocciuta e
impertinente che Becky gli mostra, Scott, però, non può fare a meno di
constatare la chimica che scorre tra di loro.
Ma è davvero un errore innamorarsi di quello stupido che non fa altro che prenderla in giro? Forse sì.
Anche se è l'errore più bello che lei si sia mai concessa...
Ma è davvero un errore innamorarsi di quello stupido che non fa altro che prenderla in giro? Forse sì.
Anche se è l'errore più bello che lei si sia mai concessa...
Recensione: Oggi vi
parlerò di '' Ti amo, stupido!'': libro dalla lettura molto scorrevole, infatti io
l'ho letto in sole tre ore! (pensate ho superato il mio record).
La storia,è molto
bella anche se a tratti quasi scontata, ma alla fine sono queste le storie che ci
piacciono di più. Devo dire che in alcuni momenti volevo dare un paio di
schiaffi a Rebecca, sicura che avesse il prosciutto sugli occhi! Ma non vedeva che quel bell'imbusto era cotto e stracotto
di lei?
Oramai tutti se ne erano accorti, perfino la nonna che è stata la prima
shipper della coppia addirittura prima di me, e ha cercato in tutti i modi di farli
rimare dritto da soli, Ma a causa della testardaggine di lei e di lui, le cose non sono mai
andate come dovevano andare.
L'unica pecca che ho trovato, riguarda una cosa che non ho proprio capito, ovvero la
faccenda della madre e del perché non volesse dire di avere un compagno. Questa cosa mi ha fatto stare per tutto il tempo con l'ansia immaginandomi gli scenari più strani quando poi invece si è rivelata una cosa quasi banale.
La mia
parte preferita è stata quando Scott dice: ''Sei tu, sei sempre stata tu''. Lì,
mi sono sciolta e se non mi fossi trovata in treno, circondata da tante persone, sicuramente
mi sarebbero serviti una marea di fazzoletti!
In conclusione: libro molto bello, lo consiglio a
chi avesse voglia di un po di amore e di una gioia ☺ (come me, che ultimamente sono
circondata dal mai una gioia).
Alla
prossima recensione.
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