sabato 11 novembre 2017

Recensione: "Il mio amore è vendetta" di Myrddin Emrys

Pubblicato da AlessiaM alle 19:19:00
Ben trovati! Oggi vi parlo di "Il mio amore è vendetta" di Myrddin Emrys uscito in self il 23 Maggio 2017! 

Titolo: Il mio amore è vendetta
Autore: Myrddin Emrys
Editore: Self
Genere: Historical romance 
Prezzo: 3,99
Formato: ebook e cartaceo
Data di pubblicazione: 23 maggio 2017 

Sinossi: Puglia, A.D. 1236.
È sulla banchina del porto di Otranto che Aiace Percivalle, vescovo di Nardò, incrocia per la prima volta gli occhi di uno schiavo nipponico. Spinto dalla curiosità lo acquista, ma scopre ben presto che Kaito non è un tipo mansueto e che non teme la morte. Quando l’orientale tenterà di ucciderlo, capisce di non aver fatto un buon investimento e accarezza l’idea di regalarlo al suo signore, Federico II di Svevia.
Dal canto suo, Kaito giura a se stesso che prima o poi ucciderà Aiace per recuperare l’onore e la dignità di samurai persi nel momento in cui è caduto prigioniero durante una battaglia.
La loro personale guerra subirà una svolta quando il padre di Aiace lo nomina erede della famiglia, scatenando così l’ira omicida del figlio maggiore. Il giovane vescovo si ritrova all’improvviso tra due uomini che, per diversi motivi, lo vogliono morto. Decide di fidarsi di Kaito, gli rende la libertà e lo usa per tutelarsi dal fratello. Ma non è facile confrontarsi con un uomo feroce e determinato come il giapponese, tanto meno con l’attrazione che prova per lui.
Anche perché Aiace sa di non essere libero di amare... 

Tutti i romanzi della collana “Love Japan” sono autoconclusivi
Si consiglia la lettura a un pubblico adulto

Recensione: In questa mia recensione ammetto di essere un po' di parte: da anni sono affascinata e ammaliata da tutto ciò che riguarda la storia e la cultura asiatica, e tra le pagine di questo romanzo mi sono sentita quasi a casa. E' il primo che leggo di quest'autrice che sono stata contenta di aver così scoperto: in ogni singola pagina si avverte la cura, l'amore e l'attenzione che ha impiegato per descrivere e narrare con precisione e verosomiglianza, gli eventi e le relazioni possibili in quel periodo storico. Questo è un romanzo corposo, complesso, ricco di azione e di eventi e per questo va letto un po' alla volta e a piccole dosi per gustarlo al meglio.
 
La storia è ambientata in Puglia durante il Medioevo: il protagonista, Aiace, fa parte di una importante famiglia che lo ha costretto fin dalla tenera età ad intraprendere la carriera ecclesiastica contro la sua volontà: e così si ritrova giovanissimo, ad appena diciannove anni, nel ruolo di vescovo di Nardò. C'è un particolare però da sottolineare, ovvero che il ragazzo in realtà non ha mai preso i voti religiosi e nonostante questo gode di tutti i privilegi che il suo ruolo di vassallo dell'Imperatore Federico II gli comporta. 

Kaito è un samurai giapponese che dopo essere stato catturato in guerra è stato venduto venduto come schiavo oltreoceano. I forti sentimenti di odio e rabbia che egli prova gli fa desiderare costantemente di uccidere se e ogni altra persona egli incontri nel suo cammino per risanare il suo nome e cancellare il disonore che gli ha portato la situazione nella quale si ritrova.  

La strada di Kaito ed Aiace si incrocierà quando quest'ultimo lo acquista spinto dalla curiosità che gli ha suscitato quell'uomo così diverso da lui, non sapendo che così facendo ha dato il via agli eventi che segneranno il loro destino.
I due uomini sono profondamente diversi tra di loro: il ceto, la lingua, la loro religione, la loro cultura, le loro tradizioni e modi di vivere sono agli antipodi, eppure con il passare del tempo inizieranno a conoscersi e comprendersi, ad accettare di ognuno tutti i suoi pregi e difetti. In un primo momento capire l'altro nella sua completà diversità risulterà molto difficile per entrambi ma nonostante questo il legame che i due inizieranno a sentire tra di loro li poterà a tentare di essere più accondiscendibili, più aperti e disposti a conoscere qualcosa a loro ignaro fino a quel momento. 
Diversi saranno i personaggi secondari che ruoteranno intorno alle loro vicende: ci saranno personaggi buoni così come quelli cattivi e Aiace si ritroverà a dover combattere contro il suo stesso fratello, parte della sua famiglia.

Anche il semplice parlarsi per i due sarà difficile all'inzio, a causa della diversa lingua e allora saranno i loro corpi a parlare: l'attrazione li spinge costantemente l'uno nelle braccia dell'altro, la passione li incendia, li rapisce e delle piccole fiamme divampano tra loro ogni qual volta i due sono vicini o semplicemente si sfiorano. L'amore per Kaito è quanto di più semplice ci sia al mondo: nel suo paese, così egli dice, ci si ama alla luce del giorno e il sesso è una cosa normale, sia che questo sia tra persone dello stesso genere che del genere opposto.
Aiace invece sa di non poter amare eppure si ritrova, irremediabilmente,  ad innamorarsi di quel samurai che è entrato per caso nella sua vita, stravolgendola.
Le scene intime tra i due sono solo accennate e dunque per nulla volgari, tutto è lasciato alla fantasia del lettore, libero di immaginare qualunque cosa voglia.
 

"«Io devo servire.» ripeté Kaito rotolando e allungandosi sul suo corpo per aderire con ogni centimetro di pelle, per fargli sentire il desiderio e il calore. «E ora servo te.» aggiunse roco.
«Non ti ho dato il permesso di…»
Il bacio di Kaito lo zittì e per un istante provò a puntellare le mani contro il suo petto per allontanarlo, fino al momento in cui la razionalità fu relegata in un angolo del cervello per lasciare che i sentimenti dilagassero e parlassero per lui."


'Il mio amore è vendetta' è una storia dolce ma allo stesso tempo straziante e profonda, che si snoda attraverso le pagine e dove ogni cosa ha il suo momento, il suo tempo e il suo posto nel racconto: la guerra, le battaglie, i misteri, gli inganni, i tradimenti, l'amicizia, la passione ed infine anche l'amore. Un romanzo sicuramente consigliato ad un pubblico adulto anche per alcune scene crude e violente, di battaglie e lotte, ma niente è descritto in maniera eccessiva a mio avviso bensì è tutto perfettamente coerente con il gene e l'impostazione della storia.

Come vi ho già detto prima, vi consiglio di leggerlo gradualmente: non perchè sia pesante (nonostante il considerevole numero di pagine) ma piuttosto perchè è ricco di eventi, di descrizioni, di narrazioni e di tutti i contrastanti sentimenti che i personaggi provano. Ho trovato uno stile ed un linguaggio molto curato (così come tutta l'impostazione del romanzo), chiaro e fluido che ha reso questa lettura coinvolgente ed emozionante.
Aiace e Kaito cresceranno e matureranno insieme: l'uno contribuirà a cambiare l'altro in meglio, a fargli provare emozioni e sentimenti mai sentiti prima ed entrambi stenteranno quasi a riconoscersi. 


"«Io ho scelto te, Kaito.» mormorò Aiace mettendogli le mani sulle spalle, richiamando la sua attenzione. «Io amo te, non potrei amare nessun altro come amo te.»
Rabbrividì di piacere a quella voce profonda che gli risvegliava sensazioni piacevoli, a quel modo di pronunciare il suo nome con strano accento che lo eccitava facendolo tremare, a quelle mani sulle spalle che gli trasmettevano il suo calore. Alzò lo sguardo su di lui, scorgendo i suoi occhi annebbiati dalla passione che lo guardavano con infinito amore, così belli che sentì un colpo al cuore. Gli credeva, non aveva dubbi, glielo aveva dimostrato in tanti modi; era la gelosia che provava che faticava a capire. Gli sembrava di essere un Kaito diverso, mai conosciuto prima."


Una fine agrodolce quella che l'autrice ci ha riservato e devo ammettere di essermi ritrovata in lacrime alla fine del romanzo: mi sono immediatamente legata ai due protagonisti, lasciarli andare sarebbe stato già difficile di per sè e tutto è stato amplificato dalla sofferenza e allo stesso tempo dalla solennità straziante di un finale che non era scontato, eppure credo dia stato il naturale corso degli eventi a condurre Aiace e Kaito proprio lì. Si sono incontrati per volere del destino e si sono amati, di un amore che va oltre il tempo, oltre lo spazio e la morte, di un amore eterno e immisurabile.


"«Amami, Kaito. Amami ora e sempre come sai fare tu.» implorò.
Il giapponese si scansò quel tanto per osservarlo e prendendogli il volto tra le mani sussurrò:
«Ti amerò come Izanagi ha amato sua sorella Izanami, ti amerò come se ogni istante fosse l’ultimo, ti amerò oltre la morte.»"



Penso di avervi detto quanto più possibile, consiglio questa lettura a chiunque ami il genere storico ed m/m in questo caso molto soft. E ci sentiamo con la prossima recensione! - Ale


VALUTAZIONE

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