Ben trovati! Siamo al secondo appuntamento della nuova rubrica in collaborazione con 'A girl of Winterfell' dal titolo 'The Pilot Diaries' in cui commenteremo i Pilot delle Serie Tv che stiamo visionando. Oggi vi parliamo di "Troy: La Caduta Di Troia" (Troy: Fall Of A City).
Titolo: Troy: Fall Of A City
Data di uscita: 17 Febbraio 2018
Genere: Serie TV
Attori: Carl Beukes, Christiaan Schoombie, Jonas Armstrong, Louis Hunter
Paese di produzione: UK
Lingua originale: English
Trama: Serie drammatica che illustra la guerra tra i troiani e i greci,e la conseguente caduta della città di Troia visti attraverso il punto di vista di una famiglia, una storia di intrighi, amori, vendette e omicidi.
Titolo: Troy: Fall Of A City
Data di uscita: 17 Febbraio 2018
Genere: Serie TV
Attori: Carl Beukes, Christiaan Schoombie, Jonas Armstrong, Louis Hunter
Paese di produzione: UK
Lingua originale: English
Trama: Serie drammatica che illustra la guerra tra i troiani e i greci,e la conseguente caduta della città di Troia visti attraverso il punto di vista di una famiglia, una storia di intrighi, amori, vendette e omicidi.
Recensione: Devo dire che l’aspettativa che
avevo per questa serie era molto alta: amo le serie tv storiche e per noi
occidentali non ci potrebbe essere nulla di più invitante di una serie che
parli della caduta di Troia. Eppure alla fine del pilot ho avuto la sensazione
che qualcosa non fosse andato per il verso giusto: in questo primo episodio la
vicenda è centrata principalmente nel raccontarci le vicende sul principe
troiano Alessandro, abbandonato poco dopo la nascita e cresciuto da un pastore
che lo ha chiamato Paride.
Un giorno, non si sa come, si ritrova nel bel mezzo della contesa del famoso
pomo della discordia: Paride deve decidere a chi affidarlo e dopo che la dea
Afrodite gli promette l’amore della donna più bella, il ragazzo raggiunge un
patto con lei. Da quel momento in poi il suo destino è segnato: per puro caso o
potremmo dire per volere degli Dei, viene riconosciuto durante il combattimento
con il principe Ettore dal Re Priamo grazie ad una voglia sul petto. Paride,
ora Alessandro, deve abbandonare la sua vecchia vita e adempiere ai suoi doveri:
viene così mandato dal padre alla corte del re di Sparta, Menelao e della sua
bellissima moglie. Menelao capisce subito che la moglie ha attirato l’interesse
del giovane e così offre a Paride la figlia in sposa, peccato però che appena
il re si assenta la moglie voli tra le braccia di Paride. Ed è a questo punto
che l’episodio entra nel vivo del racconto: la scintilla tra i due è immediata,
tutti conosciamo bene questa storia, ed ella scappando con Paride scatena le
ire del marito, arrivando poi e dando il via alla guerra.
Devo dire che questo pilot è stato
alquanto strano: il tempo è affrettato e vi è in alcuni frangenti, un
susseguirsi di scene quasi senza senso e incomprensibili; il fantasy è forse
all’estremo e alcune scene certamente discutibili così come le scelte circa gli
attori che interpretano alcuni personaggi (ad esempio l’attrice che Elena,
colei che dovrebbe essere la donna più bella al mondo, non è che mi abbia
convinta molto sia perché non mi sembra questa grande bellezza, senza offesa,
sia per la poca espressività). A mio
avviso gli sceneggiatori si sono discostati un po’ troppo da quella che è la
storia originale, che non è detto che sia sempre un male, ma questa volta hanno
preso una piega sbagliata e romanzando troppo il tutto. La recitazione di
alcuni attori non mi ha soddisfatta: ho trovato alcuni di loro totalmente
inespressivi e poco incisivi e i dialoghi non hanno brillato per spessore o
acutezza; un punto a favore però posso trovarlo ed è a mio avviso nell’ambientazione
che è stata ben resa e anche nei costumi. Gli effetti grafici sono stati molto
adoperati e forse in alcune scene anche inutilmente, tentando di mettere
insieme questo mix di cose e dargli un aspetto migliore.
Non ho ancora visto tutti gli
episodi, ma da quel poco che ho avuto modo di capire credo ci siano state molte
scelte sbagliate da parte di chi si è occupato della serie: il soffermarsi
troppo sulla storia d’amore, se così possiamo dire, tra Paride ed Elena; il
rendere le scene di lotta quasi inguardabili o il prendersi forse troppa libertà d’innovazione
rispetto al poema Omerico che è perfetto così com’è e non ha bisogno di
cambiamenti o modifiche, o almeno non cos' drastiche. Scene drammatiche che rasentano l’impossibile (ed
inguardabile), del pathos nemmeno l’ombra e manco a pagarlo, scene di sesso
buttate a caso e con l’intento di catturare lo spettatore e farlo risvegliare
dopo venti minuti di sonno, romanticismo troppo affrettato e poco profondo.
Insomma a mio avviso già nel primo episodio non è stato dato il giusto spazio
all’evolversi dei fatti che doveva essere più lento e sicuramente approfondito
maggiormente. Paride è il protagonista di questo nuovo punto di vista del poema
Omerico, ma un personaggio che non sa tenere la scena né convincere lo
spettatore del suo ruolo e forse delle sue potenzialitàma con un unica cosa in testa. Elena.
E’ impossibile però negare il coraggio di chi
ha fatto queste scelte e prendendo nelle proprie mani la responsabilità del
futuro di questa serie che, da quanto ho capito, non ha riscontrato pareri
positivi. Sono indecisa se continuare o
no la visione degli altri episodi: non sono solita interrompere le serie ma
cerco di avere sempre una visone completa e vedere tutti gli episodi, ma questa
volta non sono molto convinta. Credo che ci penserò su o magari riserverò
questa visione a tempi futuri.
VALUTAZIONE
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