lunedì 24 settembre 2018

REVIEW PARTY: "L'Esca" di Jade West

Pubblicato da AlessiaM alle 10:00:00
Ben trovati Readers! Oggi sul blog partecipiamo al Review Party del romanzo "L'Esca" di Jade West, uscito il 18 settembre edito Quixote Edizioni!

TITOLO: L’Esca
TITOLO ORIGINALE: Bait 
AMBIENTAZIONE: Inghilterra 
AUTORE: Jade West 
TRADUZIONE: Mirta Augusto 
COVER ARTIST: Rocchia Design 
GENERE: Erotic Romance 
FORMATO: E-book (Mobi, Epub, Pdf) e cartaceo 
PAGINE: 418 
PREZZO: 4,99 € (e-book) su Amazon, Kobo, iTunes, Google Play, Store QE (in preorder) 
DATA DI USCITA: 18 settembre 2018



TRAMA: Un estraneo online.
Capelli scuri e occhi cupi, che conoscono i miei più sporchi desideri ancora prima di me.
Una fantasia di cui non si dovrebbe mai parlare. Eppure, lui è riuscito a strapparmi una confessione.
E adesso verrà a cercarmi.
Rude. Perverso. Pericoloso.
Sarà una notte fatta per abbandonarsi e dimenticare.
Mi farà sua e fingerò di non volerlo.
Scapperò e lui mi inseguirà.
Perché gliel’ho chiesto io.
L’ho supplicato.
Stanotte, nelle tenebre, lui è il cacciatore.
E io sono l’esca.



Recensione: Questo romanzo mi ha totalmente rapita e travolta con la sua intensità e l’autrice ci avverte già al suo inizio mettendoci in guardia sulla natura di questa storia: cruda, forte, viscerale. E’ una storia che inquieta, che ha tante sfaccettature dentro di sé ma che al tempo stesso è riuscita a colpirmi l’anima, e non necessariamente in maniera negativa.  Per questa volta sarò molto breve in questa recensione e non mi dilungherò molto, perché troppe parole sarebbero inutili e nessuna di esse potrebbe restituirvi l’essenza di questo romanzo, cosa che potrete comprendere solo leggendolo.
Le vite di Abigail e Phoenix, i due protagonisti, entrano in collisione quasi per caso, eppure niente gli è mai sembrato così giusto e naturale: entrambi hanno la propria storia alle spalle, un passato doloroso che li ha visti perdere tutto e rimanere da soli, con le proprie cicatrici e la propria sofferenza. Eppure, dentro di loro, alberga una sfumatura di oscurità che non gli fa apprezzare il loro mondo e li rende insoddisfatti nei confronti della loro vita, di ciò che hanno o che potrebbero avere se si limitassero a vivere mediocremente come fanno tutti gli altri. Il loro è un bisogno carnale, una necessità di soffrire, di sentire dolore, di sentirsi vivi, è quasi un’ossessione che li spinge al limite, a voler provare il brivido dell’eccitazione e della paura, pronti a lasciarsi abbracciare dall’oscurità. 


E così tra i due inizia una vera e propria caccia: Abigail è l’esca e al tempo stesso la preda che corre inconsapevole mostrandosi dinanzi alla bestia;  Phoenix è il cacciatore, colui che la insegue ed è pronto a catturarla, a piegarla alla sua volontà, a spezzarla. Entrambi decidono che tra loro ci sarà una sola notte da condividere: una notte in cui tutto è lecito e possibile, in cui esaudiranno i loro più oscuri desideri e le loro fantasie più sfrenate; una notte in cui lotteranno e si respingeranno, in cui si feriranno e faranno del male pur desiderando tutto ciò. Un’unica e sola notte, poi nulla più: non si scriveranno, non si cercheranno, non si vedranno mai più, rimarranno due sconosciuti che hanno condiviso l’oscurità ma che non potranno mai incontrarsi nella luce né condividere le proprie esperienze e la  loro vita. Ma quello che sentono quella notte li destabilizza, è qualcosa di forte ed inaspettato, di viscerale e carnale, li spaventa e al tempo stesso li eccita… sembra così giusto ma tremendamente sbagliato. I loro mondi però sembrano troppo diversi per poter combaciare e l’unica scelta possibile sembra quella di dimenticare tutto. Ma riusciranno davvero a voltare pagina, dopo quello che hanno condiviso insieme, dopo l’intensità di ciò che c’è stato? Oppure, erano destinati a trovarsi ed insieme daranno inizio ad un gioco seducente? 




“Il mio cigno nero fa dei suoni talmente carini quando viene. Degli ansiti disperati, soffocati. Rabbrividisce, si dimena e spinge quel culetto stretto nella mia direzione, ed è sufficiente a far perdere la testa alla stramaledetta bestia che c’è in me.”




Questo romanzo merita di essere letto: non solo perché è scritto tremendamente bene, a POV alternati e con uno stile che ammalia il lettore e lo catapulta al suo interno fin dalla prima pagina, ma anche perché è qualcosa di completamente diverso rispetto alle storie che siamo abituati a leggere. Spesso i pensieri dei personaggi sono contorti, conturbanti, accattivanti, il loro è un flusso di coscienza che a volte sembra senza senso ma che in realtà rivela i loro pensieri più profondi, i loro desideri, le loro paure e fragilità, senza veli e filtri. Abigail e Phoenix sono due personaggi particolari e con mille sfaccettature diverse, che si impongono al lettore con forza ed impetuosità  e che ci vengono mostrati piano piano, lasciandoci avvicinare alle loro storie personali, piene di dolore, in punta di piedi. L’autrice ci mostra il loro passato, la loro rovina, la loro disperazione e la loro rassegnazione mostrandoci però anche la loro rinascita e la loro risalita verso la vetta. Insomma, ‘L’esca’ è un romanzo che non potete assolutamente perdervi: preparatevi a scene da bollino rosso che vi faranno accaldare, descritte senza veli o filtri, tremendamente crude ma tutte intense e significative e che hanno la loro perfetta collocazione all’interno della storia. Ma a mio avviso la peculiarità, il valore e il vero senso di questa storia non stanno solo questo ma in tante sue altre qualità e sono certa che ve ne renderete conto leggendolo! - Ale     




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