giovedì 24 gennaio 2019

REVIEW PARTY: "I colori dell'Aurora" di Mya McKenzie - Recensione

Pubblicato da AlessiaM alle 09:00:00

Ben trovati Readers! E' uscito il 16 Gennaio 2019 il decimo romanzo di Mya McKenzie dal titolo "I colori dell'Aurora". Oggi con la nostra recensione partecipiamo al Review Party organizzato in tale occasione!
 

Titolo: I colori dell’Aurora
Autore: Mya McKenzie
Genere: Narrativa rosa
Serie: Volume unico autoconclusivo
Numero di pg: 225
Formati: cartaceo /ebook
Prezzo: 9,99€ / 2,99€  (in offerta a 0,99€ fino al 18 gennaio)
Pubblicazione: Self publisher
Data di pubblicazione: 16 gennaio 2019
Link d’acquisto: AMAZON             
BOOKTRAILER                   

Trama: Tutto ciò che volevo era un'occasione di riscatto, ma il mio sogno si è infranto tra rocce e mare.
Ora sono bloccato qui. Incastrato tra passato e futuro, in sospeso tra ragione e desiderio.
Intrappolato tra il ricordo di coloro che ho amato e il sorriso di chi mi ha rubato il cuore.
So che dovrei andare, qui non c'è futuro per me, eppure quando stiamo insieme i frammenti della mia vita sembrano ricomporsi.
Ogni volta che la guardo vedo calore, luce, voglia di vivere.
Ogni volta che la sfioro sembra che tutto possa azzerarsi.
Ogni volta che la respiro ho la sensazione che sia proprio questo il posto a cui ero destinato.
Ed è un vero peccato, perché io sono un gran casino e lei invece… beh, lei è semplicemente Aurora.


Recensione: Mya McKenzie torna con un nuovo romanzo che fa riflettere e che tocca temi importanti e delicati, ma lo fa con grande rispetto e dolcezza, con coscienza e consapevolezza. I due protagonisti assoluti di questo romanzo sono Aurora ed Ismael, due ragazzi diversi, che più diversi non si può: a partire dal colore della pelle, dalla religione e dalla lingua fino ad arrivare ai costumi e alle abitudini. Il loro modo di pensare ha radici profonde nel luogo in cui sono cresciuti e in cui sono stati educati, eppure, nonostante tutto, essi riescono a trovare un punto d’incontro: l’amore tra loro nasce lentamente pagina dopo pagina; è un sentimento sincero, profondo e senza pretese, pieno di paure ma anche di speranza. Ismael è un ragazzo di colore la cui storia è molto simile a quelle che quotidianamente i Tg ci raccontano: è scappato dal suo paese d’origine ed emigrato in un posto nuovo e sconosciuto con la speranza di poter trovare un lavoro e condurre una vita onesta. Ricominciare daccapo non è facile, soprattutto quando ci si sente soli al mondo e si porta con sé un passato fatto di privazioni, dolore e perdite; ma Ismael ha molta forza e coraggio, è buono, intelligente e dal cuore d’oro anche se agli occhi di chi lo guarda, non è che uno dei tanti ‘diversi’, infiltrato nel proprio paese.  Aurora invece è una ragazza solare e allegra, come ci suggerisce il suo stesso nome: lei è l’unica che riesce a capirlo e apprezzarlo, che non lo guarda con disprezzo e disgusto; lei sarà un vero e proprio lampo di luce nelle sue giornate fino ad allora grigie perché combatterà contro tutto e tutti, contro i pregiudizi di chi li circonda e non vede di buon occhio il loro amore. Sebbene loro due siano i protagonisti principali, l’autrice ci offre il POV di altri personaggi le cui storie ruotano intorno ad essi: ci lascia scoprire i loro pensieri, le loro idee e le loro credenze, i loro desideri e le loro speranze. Il viaggio di Ismael ed Aurora è solo all’inizio e sarà impervio e costellato da tante sfide e momenti difficili, ma solo insieme potranno affrontarli, perché è proprio bello quando l’amore vince su tutto: l’amore che non ha colore ne età, che non ha sesso, razza o religione; perché l’amore è universale, l’amore è amore. Sempre.


“Solo adesso che l’ho qui davanti, mi rendo conto di quanto mi sia mancata. Mi sento come se per tutto questo tempo avessi trattenuto il respiro. È grazie a lei se i polmoni riprendono a funzionare come un tempo. Si riempiono del suo profumo, mentre il mio cuore si gonfia dall’emozione di averla così vicina. Vorrei toccarla, solo per un attimo, soltanto per ricordare a me stesso come mi sono sentito nell’unico momento in cui ho permesso ai sentimenti di prendere il sopravvento.”


Mi sento di dire che la storia d’amore raccontata in questo romanzo è stato un buon punto di partenza, un pretesto per dirla così ma in maniera assolutamente positiva, per trattare un tema molto attuale puntando al coinvolgimento emotivo di chi legge. Questa non è la storia degli autoctoni, di chi vive da sempre in un luogo…questa è la storia degli stranieri e degli immigrati, di chi si sente sempre fuori posto, di chi è in fuga costante dalla morte e dalla miseria, di chi scappa con la speranza di vivere: in pochi riescono a raggiungere questo loro obiettivo perché molti purtroppo non ce la fanno, lasciati alla deriva in mare e all’inevitabile morte. Questa però è una storia di speranza e di rinascita che l’autrice narra abilmente con uno stile diretto e curato, delicato e coinvolgente; una lettura che scorre fluida e che rallenta solo nelle parti più introspettive o dialogate. Un romanzo che invita a riflettere, a pensare se non sia sbagliato guardare con occhi pieni di pregiudizi chi è semplicemente diverso da noi, per una qualsiasi ragione. Forse, se avessimo il coraggio e la bontà di fermarci un attimo a osservarli e conoscerli davvero, potremmo scoprire quanto bene potrebbero fare in realtà, se ne avessero l’occasione. – Ale


VALUTAZIONE
 


0 commenti:

Posta un commento

 

365 Days Of Books Copyright © 2012 Design by Antonia Sundrani Vinte e poucos