
TRAMA: Settembre. Il profumo del mare raggiunge la stazione di
Porto Maurizio, dove Vera sta aspettando il treno. Ha trentacinque anni e vuole
uccidersi. Non c’è niente a tenerla legata a quella vita: né un lavoro, né
amici, né amore. È convinta di non avere altra scelta.
Finché Beatrice, una donna anziana che le impedisce di
saltare sui binari, non le fa capire quanto tempo abbia ancora per rimediare.
Vera ha scritto una lettera per ogni persona della sua vita,
ed è proprio partendo da quelle parole che riprende a vivere.
Contatta Barbara, la cugina a cui era legata e che non sente
da anni; decide di partire per un viaggio con Beatrice, che continua a frequentare;
riprende a cercare lavoro, e sarà proprio cercandolo che conoscerà Daniele, il
proprietario di una libreria, che decide di assumerla. Almeno una volta al mese
il suo capo sparisce per qualche giorno, senza dirle dove va, e affidandole il
gatto. Vera si sente attratta da lui, ma ha paura. È troppo presto per
ricominciare a vivere?
RECENSIONE:
Eccomi qui con una nuova recensione: questa volta parleremo di "Mi ero
solo dimenticata di vivere" e il titolo già dice tutto, ma
partiamo dall'inizio.
La
protagonista è una giovane ragazza Vera terribilmente sofferente: crede
di non avere più alcuna ragione per vivere nè niente da poter provare, per
questo un giorno prende una decisione drastica: decide di farla finita e di
suicidarsi buttandosi sotto ad un treno.
Proprio
quando tutto sembra perduto arriva una speranza: "Beatrice" sarà la
sua salvezza, la sua guida ( mi ricorda tanto Dante :D ), il suo angelo custode
che riuscirà a farla ragionare, a farle capire quanto invece abbia ancora da
sperimentare, da vivere e quanto la vita sia invece un bene prezioso.
Il
libro tratta una tematica molto importante: purtroppo oggi troppo spesso
sentiamo dei casi del genere al telegiornale, ignorando tutto il dolore, la
sofferenza e non conoscendo il vissuto di queste persone. Chi ci dice che
queste non abbiano lottato? Che non ci abbiano provato prima di arrivare ad un
gesto tale?
Putroppo
sono eventi tragici e spesso è difficile prevederli: bisognerebbe fare
attenzione ai particolari, saper cogliere i segnali e soprattutto sapere poi
come affrontare la situazione, come comportarsi con queste persone per cercare
di aiutarle.
Ho
trovato il libro molto scorrevvole, ben scritto e curato, e per nulla pesante.
Libro che va assolutamente letto anche per il suo messaggio è importante,
quindi consigliatissimo e sono certa non ne rimarree delusi.
Alla
prossima recensione. - Mory
VALUTAZIONE
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