sabato 17 novembre 2018

REVIEW PARTY: "Drago" di Amélie - Recensione

Pubblicato da AlessiaM alle 08:00:00

Ben trovati Readers!! Oggi vi parlo del nuovo romanzo di Amélie intitolato "Drago", il terzo ed ultimo volume della trilogia Fuoco di Russia che ha appassionato tante lettrici. Pronti per un fantastico finale?! 

TITOLO: Drago (Fuoco di Russia trilogy #3)
AUTORE: Amélie  
GENERE: erotico/dark  
PREZZO: 2,99 euro – disponibile anche gratis in Kindle Unlimited  
DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 novembre 2018

TRAMA: Odio: è questo il motore della mia esistenza. Odio mio fratello, Kirill e la famiglia Isakov. Odio il mondo intero, che è più felice di me; il destino, che mi ha reso il bersaglio dei suoi scherzi crudeli; questa maledetta villa, che continua a essere testimone delle mie tragedie. Odio me stessa, perché non ho mai capito che razza di mostro fosse Jurij Kozlov, l’unica persona che abbia mai amato davvero. Mi sono sottomessa a mio marito per lui. Ho versato fiumi di lacrime per migliorare le sue condizioni. Ho attraversato l’inferno scalza e nuda per salvarlo. Sacrifici inutili, perché Jurij non li meritava. Odio anche Ruslan, il diavolo dalle mille maschere che ha ridotto in cenere la mia vita, il cobra reale che ha avvelenato il mio sangue, l’uomo spietato che mi ha ricattato, derubato, marchiato come se fossi un animale, violentato nel corpo e nello spirito. Nonostante questo, il mio odio per lui passa in secondo piano quando mi venera con il suo tocco, mi conquista con il suo sguardo, mi ammalia con la sua voce e le sue movenze. E quando mi difende dai miei nemici, punendoli come se fossero i suoi, il mio cuore batte forte per lui. Ho paura di ciò che provo nei suoi confronti, quindi cerco di respingerlo con forza e quando il destino si serve di suo padre per colpirlo con una terribile verità rimasta sepolta per anni, decido di approfittarne per vendicarmi, nella speranza di restituirgli almeno una parte del dolore che ha inflitto a me. Ci riesco, ma non per molto, perché il destino gioca di nuovo con la vita di Ruslan e lo fa nel modo peggiore. Un modo che sollecita la mia coscienza, costringendomi a rimanere al suo fianco. Stavolta sono io a proporre al diavolo un patto molto chiaro, che alla fine mi restituirà la vera libertà, quella che ho perso proprio a causa sua. Sono una piccola libellula che aspira a diventare un drago dalle ali maestose e a spiccare il volo. Questo patto è la strada verso il cielo… Tuttavia, appena mio marito e io lo sigliamo, capisco di aver firmato la mia condanna. 
 
Drago è il volume conclusivo della trilogia Fuoco di Russia, iniziata con Cobra e proseguita con Libellula.

RECENSIONE: Credo che questa sia la recensione più difficile che io abbia mai scritto fino a questo momento, perché vorrei dire tante cose ma al tempo stesso non devo per non rischiare di dire troppo, ed è difficile ponderare fino a dove posso spingermi. Quello che posso dire è che Ruslan e Zara mi hanno completamente stravolta, hanno rovesciato il mio mondo e forgiato il mio cuore: la loro tormentata e ammaliante storia mi ha tenuta incollata alle pagine di questi romanzi fino alla fine, e anche oltre. Perché entrambi mi hanno saputa conquistare: c’è chi ci ha messo meno tempo e chi ce ne ha messo di più, ma tutti e due si sono svelati pagina dopo pagina al lettore, con le loro tante e piccole imperfezioni e le loro fragilità, con le loro ombre e le loro tante sfumature. 




Il volume precedente ci ha fornito finalmente delle risposte ad alcuni nostri interrogativi che erano rimasti in sospeso nel primo volume ma, al tempo stesso, ha lasciato in sospeso tante altre questioni e il finale, con le sue rivelazioni, aveva sconvolto nuovamente tutto. Adesso si riparte proprio da lì, da quelle sconcertanti scoperte: Zara ha finalmente saputo che è stato proprio Kirill a violentarla quando era poco più che ragazzina e a spezzare per la prima volta la sua forza ma come se questo non bastasse, ciò che l’ha distrutta più di tutto è stato scoprire la vera natura del fratello Jurij, da sempre ossessivamente innamorato di lei e responsabile della violenza che la sorella di Ruslan ha subito. Ma questo è solo l’inizio di questo intricato romanzo, è la punta dell’iceberg, la scintilla che da vita al fuoco che nasce e che da quel momento in poi travolge tutto e tutti. All’apertura del romanzo ci saranno molte rivelazioni e chiarimenti, e le conseguenze che verranno saranno imprevedibili e immutabili: gli eventi cambiano completamente il loro corso e i protagonisti non possono far altro che essere spettatori di quanto accade prendendosi la responsabilità delle loro azioni. Ciò che leggiamo all’inizio del romanzo è il preludio di cosa ci attende nelle pagine successive, dandogli senso e significato; e proprio quando Zara crede finalmente che la sua prigionia nella villa degli Isakov stia per finire, una nuova verità svelata mette tutto in discussione.
La vita si è sempre presa beffe di Zara e ancora una volta sarà così perché appena la ragazza vede un barlume di speranza, appena sta per cogliere la possibilità di lasciare Ruslan per sempre e conquistare la sua libertà, qualcosa di completamente inaspettato e spaventoso le fa decidere di rimanere al suo fianco, ma sta volta, per l’ultima volta. Comunque andranno le cose, in un modo o nell’altro però, è decisa a mettere fine a quella parte della sua vita per ricominciare altrove e senza la presenza di quel marito che ha imparato ad odiare con il tempo. Eppure, ogni volta che lui la sfiora, lei non può fare a meno di tremare e di cedere al suo fascino vittima di quell’incantesimo che le lancia ogni volta, facendola sua, corpo e anima. Entrambi credono di essere ancora padroni del proprio cuore nonostante tutto ciò che hanno vissuto fino ad ora, ma sarà davvero così? Riusciranno a vincere l’ultima e la più difficile battaglia mai affrontata prima? Per scoprirlo dovrete leggere il romanzo, perché altro non posso dirvi.


“Mia moglie è diventata una creatura senza amore, crudele e vendicativa, orribile dentro quanto è bella fuori. Adesso è come me. Prima, la sua luce sfolgorante faceva brillare anche me.
Eravamo tutti illuminati.
Eravamo accecanti.
Meravigliosi nonostante le nostre imperfezioni.
Ora che le tenebre hanno trovato dimora nell’anima di Zara, unendosi alla mia oscurità e alimentandola, ogni traccia di luce è svanita.
C’è sempre buio.
Fa sempre freddo.
Mia moglie si è trasformata quando non avrebbe dovuto, ossia nel momento in cui ho rivelato la mia prima, vera debolezza.”

     
Emozionante. E’ quello che questo romanzo è stato per me, dalla prima all’ultima pagina.
Insostituibile. E’ il posto che questa trilogia avrà nel mio cuore a lungo, forse per sempre.
Questo romanzo è riuscito ad emozionarmi in ogni singola cosa a partire dai piccoli gesti di Ruslan e Zara, dal loro continuo lottare contro se stessi e contro quel sentimento che si rifiutano di provare ma che piano piano ha iniziato a germogliare nel loro cuore. Quella che affrontano è una continua lotta, dove il più acerrimo nemico che si troveranno ad affrontare in realtà è loro stessi, la loro coscienza e il loro cuore. Nessuno dei due è disposto a cedere né a rinunciare ai propri obbiettivi; entrambi sono pronti a lottare con le unghie e con i denti, sempre e fino all’ultimo respiro. Ancora una volta mi sono ritrovata ad apprezzare i piccoli gesti e le parole non dette, i sentimenti celati ma impossibili da reprimere: i pensieri di Ruslan e Zara sono limpidi e tremendamente affascinanti, capaci di catturare il lettore e dargli la sensazione di essere proprio lì, nella loro testa.
Ma ogni volta che pare che uno dei due stia per cedere e  sottomettersi all’altro, eccolo tirar fuori improvvisamente quella forza che credeva di non avere più. E così si riparte da capo in una battaglia senza fine e di cui non è più nemmeno chiaro l’inizio. Tra i tre romanzi della trilogia per me questo è stato il più visceralmente sconcertante, emozionante, toccante e soprattutto commovente: lacrime e lacrime di gioia e tristezza hanno più volte preso forma nei miei occhi durante la lettura, incapaci di andar via.


“Allunga la mano verso di me e attende, senza mai lasciare i miei occhi. Per una volta, dovrei comportarmi in modo sensato e ignorare il suo richiamo per mettermi in salvo. Dovrei abbandonarlo per sempre, promettendo solennemente a me stessa di non tornare mai più, ma non faccio niente di tutto questo. Cedo al fascino della sua voce, al calore delle sue parole, al potere ammaliatore delle sue iridi, e come una falena attratta da una lampada, volo da lui, consapevole del rischio di potermi bruciare.”


Ancora una volta, Amélie è riuscita a costruire una storia perfetta così come è, e che non avrei voluto fosse diversa: Ruslan e Zara rimangono sempre se stessi eppure questa volta li vediamo cambiare e maturare; e io li ho amati sempre, in tutto e per tutto. E se pensavamo di conoscere ormai tutto di loro, beh, ci sbagliavamo, perché in questo romanzo tutto cambia, tutto si capovolge, tutto acquista un altro senso e si stravolge, ed entrambi si mostrano in una nuova ed inaspettata veste. Perché ci sono scelte e azioni prese da persone ma che hanno conseguenza sugli altri e contro il loro volere. Perché sono proprio queste persone a muovere i fili di questo racconto, di una recita piena di menzogne e intrighi, che hanno reso Zara e soprattutto Ruslan ciò che sono oggi. Ma forse c’è ancora tempo e la possibilità per essere qualcosa di diverso.
L’autrice ci narra questa storia come solo lei sa fare: con un ritmo incalzante e che lascia senza respiro; con un mix di passione, suspense, dolore e tanti colpi di scena; con uno stile dettagliato e diretto, senza filtri e capace di conquistare il lettore fin dalla prima pagina.
Ed ora che è arrivato il momento di lasciarli andare il mio cuore è un po’ triste ma al tempo stesso mi sembra più leggero, perché nel bene e nel male, nel dolore e nell’amore che hanno vissuto e che ho provato insieme a Zara e Ruslan, mai avrei potuto immaginare una storia diversa per loro. E sono d’accordo con Amélie: ciò che il cuore ispira, è sicuramente sempre la cosa più giusta. – Ale


VALUTAZIONE


0 commenti:

Posta un commento

 

365 Days Of Books Copyright © 2012 Design by Antonia Sundrani Vinte e poucos