venerdì 1 maggio 2020

Recensione: "Il rumore di una foglia d’acero" di Amélie

Pubblicato da AlessiaM alle 08:00:00
Ben trovati Readers! Ieri è uscito il nuovo romanzo di Amélie intitolato  "Il rumore di una foglia d’acero" ed oggi siamo qui a parlarvene! Venite a scoprire cosa ne pensiamo.

TITOLO: Il rumore di una foglia d’acero (primo volume di una dilogia)
AUTORE: Amélie
AMBIENTAZIONE: Canada
GENERE: romantic suspense
PREZZO: 2,99 euro (disponibile anche in Kindle Unlimited)
DATA DI PUBBLICAZIONE: 30 aprile 2020


TRAMA: Mi chiamo Jaelle e da quando ho memoria, il mio cuore è sempre appartenuto a Jason. Credevo che non ci saremmo mai lasciati, ma un giorno, i miei selvaggi capelli rossi hanno attirato l’attenzione di un mostro dagli occhi neri, un demonio che alla fine mi ha portato via l’unico tesoro che avessi, distruggendo la mia vita. Il dolore mi ha costretto a reclamare vendetta e il sangue che ho versato con le mie stesse mani, mi ha condotto dal dottor Lucan J. Taylor, il più stimato psicologo e psicoterapeuta di Montreal. Non potevo certo immaginare che al primo appuntamento mi sarei smarrita negli occhi più incantevoli che avessi mai visto: di un intenso blu fiordaliso e così penetranti da leggere la mia anima come un libro aperto, facendomi sentire nuda e vulnerabile. Fra noi doveva esserci soltanto un rapporto professionale, ma poi qualcuno ha iniziato a perseguitarmi, trasformandomi nella pedina di un folle e macabro gioco fatto di messaggi e foglie d’acero, e Lucan si è sentito in dovere di aiutarmi. Ben presto, la nostra relazione è andata oltre quella fra medico e paziente, mutando in una potente attrazione. Tuttavia, lui ha ventidue anni più di me e io non voglio tradire la memoria di Jason. Ma soprattutto, sarebbe saggio cedere ai sentimenti quando la mia vita ha i giorni contati?

Il rumore di una foglia d’acero, primo volume di una dilogia, racconta una storia in cui tutto è diverso da ciò che sembra, il confine tra verità e bugia è sottile come il filo di una lama e la minaccia è sempre dietro l’angolo.   
 

Recensione: 'Oh mio Dio' e 'Che cosa ho appena letto' sono state le prime cose che ho detto una volta terminata la lettura di questo romanzo. L'autrice si cimenta questa volta in un romantic suspense e devo dire, riuscendoci perfettamente: ne sono stata totalmente rapita, dalla prima all'ultima pagina.
Jaelle è la nostra protagonista, una ragazza bella e solare che sembra avere la vita perfetta accanto al suo primo e unico amore Jason. Eppure tutto le scivola improvvisamente dalle mani, ritrovandosi sola, vuota e spezzata. Perchè ignora che, nell'ombra, c'è chi la vuole e la brama, celandosi al suo sguardo ma facendo di lei una pedina di un gioco contorto e pericoloso la cui fine sembra già scritta. Jaelle si ritrova coinvolta in qualcosa più grande di lei e che darà il via ad una inevitabile serie di eventi che la porteranno da lui.
Lucan è un uomo maturo e molto più grande di lei, affascinante e bello, che ha dalla sua molta esperienza e sarà il suo lavoro di psicologo e psicoterapeuta a far arrivare nel suo studio quella ragazza dagli inconfondibili capelli rossi. Lui l'aiuterà ad aprirsi e a venire a patti con se stessa, sarà la sua spalla, un suo amico e confidente. E pian piano, in modo calcolato e preciso, riuscirà a farsi strada nella sua mente ma soprattutto nel suo cuore. Ma lui? Cosa prova quell'uomo così sempre rigido, freddo ed estraneo ai sentimenti? Possibile che lei stia iniziando a scioglierlo inconsapevolmente?!
Jaelle tra le sue braccia sente, per la prima volta dopo
Jason, di nuovo qualcosa di vero. Ma spesso la mente è capace di ingannarci, e, quella di Jaelle è trementamente forte. C'è una parte del suo passato sepolta tra i ricordi cancellati che è legata al presente ed è la chiave del mistero di tutto il libro.
In questo romanzo, come in tutti quelli di  Amélie, il lettore si trova più volte a mettere in discussione le proprie certezze perchè, proprio quando crede di aver capito, ecco che succede qualcosa che cancella ogni convinzione portandolo a ripartire da capo.
Vittima e Carnefice in questa storia si confondono tanto da far chiedere al lettore da quale parte sia giusto moralmente stare. Si comprende fin da subito quanto Jaelle e Lucan siano attratti fortemente, due anime lontane ma affini. Al tempo stesso però c'è la costante sensazione che non tutto sia stato detto e che dietro l'angolo si
nasconda qualcosa di molto più grande, contorto e pericoloso di quanto l'autrice ci fa credere.




 "Voglio accarezzargli il viso, ma lui si sottrae al mio tocco, appoggiando la guancia sulla mia coscia. È un gesto così tenero, così infantile, così poco da lui che mi spiazza del tutto. La mia mente non sa come reagire, ma il mio corpo sì. Allungo di nuovo la mano che Lucan ha già rifiutato due volte e la poso sul suo capo. Le sue dita si chiudono con gentilezza intorno alle mie caviglie, incoraggiandomi a fare di più. Lascio scorrere la mano fra i suoi capelli bagnati, ora più castani che biondi, e lui sospira, rilassando le spalle e chiudendo gli occhi."
 

Amélie con il suo stile inconfondibile, intenso e intrigante ci porta in una storia ricca di tutto: azione, suspense, mistero, sensualità, passione e quel proibito che attrae come una falena. Il romanzo scorre fluido tra momenti ricchi di sensualità ed erotismo, ed altri di pathos e adrenalina in un crescendo fino allo sconcertante finale.
Ho amato Jaelle per la sua bellezza e purezza, ma anche per la sua anima buia e tormentata, fragile e plasmabile alla mercè degli altri. Ho compreso il suo dolore e tormento, le sue incertezze e la sua lotta interiore tra bene e male. E ho amato Lucan sì, ma al tempo stesso spesso l'ho odiato per quella sua aria misteriosa e la capacità di distruggere Jaelle con poche parole così come di ricucirla. La sua anima è forse irrimediabilmente persa e neanche l'amore di lei può salvarlo. Ci ha mai lasciato intravedere il suo vero io, o meglio, lo ha mai lasciato intravedere a Jaelle?! Io voglio credere di sì, o almeno la mia anima irrimediabilmente romantica vuole crederlo. 
Tra le pagine e gli eventi del romanzo l'autrice sparge piccoli indizi che come sempre lascia scoprire ed interpretare al lettore. Io ancora una volta mi sono ritrovata in una rete fitta ed intricata della quale non riuscivo più a comprendere l'inizio e la fine. Devo ammetterlo, come sempre Amélie è riuscita a intrecciare tutto alla perfezione, in un gioco di 'scopro-non scopro' continuo. Gli indizi ce li ho avuti sempre ben presenti eppure sono riuscita a collegarli quando mancavano solo venti pagine alla fine del libro e le carte erano state svelate quasi tutte insomma. Il finale adrenalinico e ricco di suspense lascia il lettore con il fiato sospeso chiedendosi se davvero è possibile che abbia appena letto ciò che trova sotto i suoi occhi. Quale sarà il destino che attende Lucan e Jaelle? La redenzione, il perdono e la rinascita o la distruzione e la fine di tutto? Per scoprirlo dovremo aspettare il secondo volume della dilogia che già non vedo l'ora di avere tra le mani!  -Ale
  

VALUTAZIONE

 
 

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