Ben trovati readers! Oggi con piacere vi parlo di "White Shark", secondo romanzo della serie "The darkest
night" di Sagara Lux.
Titolo: White Shark
Autore: Sagara Lux
Serie: The darkest night #2
Genere: Dark-Romance
Data di pubblicazione: 23 Settembre 2017
Pagine: 220 (versione cartacea)
TRAMA: “Mai fidarsi di chi non puoi controllare.”
Abigail Leroy è la donna che tutte vorrebbero essere. È bella, possiede un’intelligenza brillante ed è capo di un vero e proprio impero economico. Non ha mai esitato a prendere le decisioni più critiche, nemmeno nei momenti più difficili.
Finchè non ha incontrato lui, Dmitry.
E il suo mondo è crollato.
Dmitry è un uomo dallo sguardo di ghiaccio e dal fascino oscuro. Nasconde molti segreti e ha un unico obiettivo: la vendetta. Pur di ottenerla è disposto a sacrificare qualsiasi cosa: i suoi uomini, la sua ricchezza, la sua integrità. Lei.
Nella notte più oscura si combatte la battaglia più antica.
Il cuore contro la ragione. Il sangue contro l’amore. La vita contro la morte.
Recensione: Allora, dove eravamo rimasti?
Il primo volume di questa serie si era chiuso con alcune certezze ma con molti punti di domanda che nel secondo troveranno finalmente risposta, altri tasselli del puzzle incominceranno a prendere il loro posto e a darci un'idea del disegno completo.
Dmitry è un uomo dallo sguardo di ghiaccio e dal fascino oscuro. Nasconde molti segreti e ha un unico obiettivo: la vendetta. Pur di ottenerla è disposto a sacrificare qualsiasi cosa: i suoi uomini, la sua ricchezza, la sua integrità. Lei.
Nella notte più oscura si combatte la battaglia più antica.
Il cuore contro la ragione. Il sangue contro l’amore. La vita contro la morte.
Recensione: Allora, dove eravamo rimasti?
Il primo volume di questa serie si era chiuso con alcune certezze ma con molti punti di domanda che nel secondo troveranno finalmente risposta, altri tasselli del puzzle incominceranno a prendere il loro posto e a darci un'idea del disegno completo.
Alla fine Sergej, tra Lilian e
Dmitry ha involontariamente scelto quest’ultimo e il dovere: tradire Dmitry non
è un’opzione possibile. Avverte
chiaramente il legame che c’è tra lui e Lilian e che va oltre l’attrazione
fisica, un filo che li unisce, una calamita che li attrae, ma il peso del
passato che si porta sulle spalle è troppo da sopportare: le azioni
deplorevoli, gli omicidi, gli intrighi e le violenze che hanno fatto parte
della sua vita e che sono ancora parte del suo presente, gli impediscono di andare
oltre. Non ha fiducia che un uomo del genere possa ne voglia redimersi, benché
meno per una donna; troppi sono i suoi difetti e pochi i suoi pregi e costruire
qualcosa con Lilian gli è sembrato impossibile.
Nel frattempo, Dmitry aveva già calcolato tutto ed anticipato le sue
mosse, previsto tutto e abilmente manovrato i pezzi della scacchiera per ottenere
ciò che vuole, in qualsiasi modo. Dunque Sergej è partito con lui, lasciandosi
alle spalle una Lilian distrutta e completamente a pezzi, e che ancora non
sapeva nulla della morte del padre. Vi lascio dunque immaginare quanto questa
ragazza dovrà sopportare: quest’ultima scoperta la lascerà sgomenta, il dolore
per l’abbandono di Sergej è ancora vivido e forte è l’ansia per le sorti della
sorella dispersa e prigioniera dello squalo. I due continueranno a scontrarsi,
ad incontrarsi nei loro pensieri e a rincorrersi, a respingersi e nonostante
tutto ad amarsi, perché per quanto vogliano negarlo agli altri e a se stessi è
amore quello che provano: un amore strano e particolare, forse malato, un amore
forte, potente, un amore che travolge e non lascia scampo, un’amore che li
spinge a resistere, a rialzarsi e lottare per salvare i loro cari, un amore che
li stringe in una morsa lasciando i loro cuori dilaniati ma ancora disposti a
combattere, ad andare avanti e ad amare ancora.
“«Chiedimelo, Lilian» sussurrai roco, ma determinato.
«Chiedimelo o metterò giù il telefono e non ci sentiremo mai più.»
Vi fu
un momento di silenzio. D’esitazione.
Poi la
sua voce mi fece palpitare il cuore.
«Sei
stato tu?»
Serrai
forte i denti, fino quasi a sbriciolarli.
L’amore
rendeva fragili. L’amore non l’avrebbe salvata.
La
vendetta, invece, l’avrebbe resa invincibile.
Era
questo che volevo da lei: che fosse forte; che le sue lacrime si tramutassero
in rabbia; che la sua fragilità divenisse determinazione e che sopravvivesse.
Ero pronto a tutto perché accadesse, incluso perderla o perdere me stesso.
Fu per
questo che le mentii.
«Da.» Significava “Sì”.
Un gelo
profondo si impadronì della mia anima.
Non
sentii più nulla. Né lacrime. Né singhiozzi. Né sospiri.
Solo
silenzio. Freddo. E dolore.”
Se avete letto la mia recensione di “Black Rose” sapete quanto io abbia
amato Lilian e Sergej, due personaggi con un carattere molto forte, diversi ma
allo stesso tempo simili. Ma, e forse andando anche un po controcorrente, ero
rimasta incuriosita anche dal personaggio di Dmitry: un uomo freddo,
praticamente di ghiaccio e calcolatore, che non si lascia scalfire da nulla e
che utilizza qualsiasi mezzo per raggiungere il suo scopo. Anche in lui ho
subito il fascino dell’uomo russo, ma ho avuto la netta sensazione che dietro
questo suo comportamento, dietro un atteggiamento così cinico e spietato ci
fosse una storia che noi non conoscevamo e che non era ancora stata raccontata.
Il suo è un animo corrotto, educato fin dalla più tenera età a compiere
atrocità, ad essere spietato anche con chi ama e a non cedere ai sentimenti. Mi sono più volte chiesta se questa mia
impressione fosse destinata ad essere smentita quando avessi avuto modo di
leggere “White Shark” e devo dirvi la
verità, avevo anche un po' paura che il ‘personaggio’ che mi ero costruita nella
mia testa sarebbe poi crollato quando avessi scoperto il vero Dmirtry. Per
fortuna però tutte le mie aspettative sono state ricompensate e Sagara ha
costruito in maniera magistrale la sua storia: scopriremo tanti segreti del suo
passato che ce lo faranno vedere con occhi diversi e inizieranno a farci
riflettere, a chiederci quale sia la sua vera natura, il suo vero io e la parte
più nascosta di lui.
In questo secondo volume dunque i
protagonisti principali sono proprio Dmitry
ed Abbie, la sorella di Lilian di cui
si era parlato nel capitolo precedente, ma che ancora non aveva fatto la sua
comparsa sulla scena. E’ stato interessante leggere, grazie all’alternanza nei
capitoli dei quattro diversi Pov, i pensieri di questi ultimi: scoprire i loro veri
desideri, le loro paure, le loro fobie e le loro ossessioni; veder crollare le
loro certezze, assistere ai loro scontri, ai loro conflitti. Avremo modo di
scoprire come è avvenuto il loro primo incontro e tutto quello che è successo
prima che Dmitry, dopo non essere riuscito a convincere Abbie a firmare l’accordo che gli avrebbe consentito di entrare nel consiglio di
amministrazione della Leroy P.L.C, si recasse a Londra da Lilian e dal
padre delle due insieme a Sergej. All’inizio del romanzo assistiamo quasi
subito al ritorno di questi ultimi a Mosca: Abbie è convinta che l’uomo non sia
riuscito ad ottenere ciò che voleva e che per questo sia tornato da lei. In realtà, come dice anche lui, non ha
davvero fallito ma ha semplicemente deciso di cambiare strada: la partita è
ancora tutta da giocare e le pedine sono ancora tra le sue mani. Tra i due sarà
una continua lotta, provocazioni e sfide: nessuno dei due vuole sottomettersi
all’altro né dargliela vinta; ci sono troppe cose in ballo per entrambi, e
rinunciare non è contemplabile.
“Mi
piegai in avanti e adagiai i gomiti sulle ginocchia. Sul mio viso comparve un
sorriso feroce. C’era un motivo se mi chiamavano “lo squalo”, ed era perché una
volta che avevo deciso che volevo qualcosa non esisteva modo di farmi cambiare
idea.
E ora
volevo piegare lei.
«Cominceremo
stanotte» decretai.
E
finalmente Abbie restò in silenzio.”
Abbie e Dmirtry però per quanto si
sforzino non possono negare l’attrazione che provano per l’altro né cancellare
i momenti passati insieme: ma ora che lei conosce la vera natura di lui ha
paura che tutto ciò che hanno vissuto sia stato solo una bugia: ogni bacio,
ogni carezza e ogni sguardo è stato abilmente calcolato per farla cedere ed
abbassare le sue difese. E così continuerà a sfidarlo e a ripetersi che per lui
non prova più nulla e che il suo unico scopo ora è la vendetta. Ma anche lei
sta cercando di ingannarlo, e prima di tutto sta inconsapevolmente ingannando
se stessa e poiché come si suol dire, alla fine tutto viene a galla, nulla
resterà nascosto per sempre. Dmitry dal canto suo è ancora intenzionato a
portare a compimento il suo piano, ma per fare questo c’è bisogno che agisca
cautamente, senza destare sospetti e fare troppo rumore e continuando a
raggirare chiunque abbia a che fare con lui e quindi anche Abbie. Quella donna
per lui è una sfida continua: lo tenta, lo affronta pur sapendo di non poter
vincere contro di lui e che prima o poi soccomberà, lasciandosi mordere dallo
squalo. Eppure quel suo atteggiamento lo eccita, lo sprona a risponderle a tono
e sfidarla a sua volta; lei è l’unica capace di suscitare in lui una reazione e di
fargli provare qualcosa, qualsiasi cosa, che essa sia rabbia, odio o
frustrazione. Per la prima volta lo squalo si ritrova in balia delle onde,
incapace di tenere sotto controllo ciò che ha a che fare con lei: una donna
forte, testarda, combattiva, decisa, ma allo stesso tempo delicata e fragile,
pronta a spezzarsi al primo colpo di vento.
“Avrei
dovuto odiarla, ma non era così. E il problema più grosso era che non si
trattava nemmeno di semplice attrazione fisica. Negare che la volevo quando il
mio sesso puntava dritto verso di lei sarebbe stato stupido, eppure, se si
fosse trattato soltanto di volerla fisicamente, non avrei sentito tutta
quell’angoscia dentro di me.
L’avrei
scopata a lungo. A fondo.
Mi
sarei tolto ogni sfizio e poi l’avrei gettata.
Solo
che io non volevo gettarla.
Abbie
era riuscita ad accedere a una parte di me che nemmeno sapevo di avere. Aveva
riacceso le mie emozioni, portato a galla il dolore che la morte di mia madre
mi aveva lasciato dentro. Aveva provato a mostrarmi una strada diversa da
quella che avevo sempre percorso – una strada fatta d’amore.”
A rispondere ai nostri altri
interrogativi circa le sorti dei protagonisti di “Black Rose”, provvederanno,
insieme al fluire degli eventi, anche i capitoli narrati dai loro Pov per la
gioia di noi tutti. E così avremo modo di scoprire come vivranno la loro
separazione, come affronteranno il dolore che entrambi saranno costretti ad
affrontare anche se per motivi diversi: Lilian è rimasta profondamente scossa
dagli ultimi eventi che l’hanno portata nuovamente a mettere in discussione tutta
la sua esistenza e il suo futuro. Per la prima volta nella sua vita si era
davvero fidata di un uomo dandogli tutta se stessa, cuore e corpo, ma
quest’ultimo l’aveva delusa e gettata via, comportandosi come se tutto quello
che avevano condiviso non fosse mai esistito. Il dolore e la delusione
lasceranno poi spazio all’odio e al desiderio di vendetta, conosciamo Lilian e
sappiamo bene che troverà la forza di reagire e tenterà in tutti i modi di
salvare la sorella. Vedremo un Sergej ancora una volta combattuto, diviso tra
l’obbedienza al suo padrone e il legame che ha con lei: Dmitry continua a
manovrarlo come una marionetta e gli darà un ordine ben preciso: mettere in
atto sotterfugi, agire di nascosto e ingannare ancora una volta Lilian. E’
questo l’unico motivo per il quale quest’ultimo non l’ha ancora ucciso in
seguito al suo tradimento: perché sa che Lilian lo ama e che usando lui
potrebbe arrivare a lei e spingerla a dargli ciò che vuole.
“Cosa ti aspettavi? Continuava a chiedermi una voce
dall’interno.
La
risposta oscillava tra “nulla” e “tutto”. Non c’erano gradazioni di grigio tra
il nero della morte e il bianco della redenzione. Forse era proprio questo a
farmi sentire completamente terrorizzata, o forse la verità era che avevo paura
di sapere cosa ne sarebbe stato di me da lì in avanti.
Sergej
aveva fatto crollare tutte le mie certezze.
Prima
di incontrarlo sapevo chi ero e dove stavo andando.
Ora,
invece, non sapevo più nulla.
Avevo
perso la mia famiglia. Il mio lavoro. Il mio cuore.
Eppure
avevo la sensazione che, se non mi fossi decisa a reagire, avrei perso qualcosa
di ancora più prezioso.
Abbie.”
Non fate l’errore però di pensare
che questo sia un romanzo d’amore e se avete letto “Black Rose” lo sapete già:
ci sono scene di sesso esplicite e devo dire molto hot così come nel primo
volume; i temi che tratta, lo stile e i toni sono molto duri e violenti, a
volte alcune scene potrebbero sembrare troppo forti per poter andare avanti; ma
è questo quello che caratterizza la storia e la rende quello che è anche grazie
ad una scrittura chiara e molto diretta. E nonostante questo ci stupiremo nel
leggere alcune scene profondamente dolci, delicate e cariche di significato,
momenti particolari che queste quattro persone vivranno e che si affermeranno
in netto contrasto con tutto ciò che di spietato c’è in questa storia. Lo stile
unico di quest’autrice che ha una grande capacità nei romanzi di questo genere
e che riesce sempre a trasmettere in maniera molto chiara ciò che vuole, così
come i sentimenti dei personaggi, le loro ansie, le loro ossessioni e le loro
paure. Ha una tecnica stilistica particolare ed unica del suo genere e una
padronanza linguistica da far invidia ai grandi scrittori del panorama
italiano, è in grado di intrecciare in maniera magistrale i fili della tela che
ogni sua opera tesse e che non sono mai fuori posto ma bensì perfettamente
posizionati. Sagara come sempre e forse sarò ripetitiva, è riuscita a creare
due personaggi ben caratterizzati in tutto: nell’aspetto, nel carattere e
nell’animo. Due personaggi forti, come tutti quelli che escono dalla sua penna,
ma allo stesso tempo pieni di difetti, di pregi e piccole sfumature di colore,
che vivono momenti difficili e bui arrivando quasi a rinunciare a tutto ma che
nonostante tutto trovano la forza di andare avanti.
“Con le
ultime forze che aveva Abbie mi gettò le braccia al collo e mi attirò a sé. La
baciai come non avevo baciato nessun altro prima di lei: con devozione. La
strinsi forte a me, mentre i suoi seni a contatto col tessuto leggero della mia
camicia mi riempivano il petto di un calore che non avevo mai percepito. Nelle
profondità della mia anima, il bambino che ero prima che Boris mi portasse a
divenire un assassino mi implorò di tacere e dimenticare la vendetta.
Non lo
ascoltai.
Attesi
che Abbie riaprisse gli occhi. Che mi guardasse.
Nella mia
mente contai fino a quattro, poiché mancavano soltanto quattro notti allo
scadere del nostro tempo.
Il mio
sguardo si fece di pietra.
Il mio
cuore si chiuse per sempre.
«Chi
salverai, Abbie? Tua sorella o te stessa?»
Vidi il
terrore dilatarle le pupille. La consapevolezza trapassarle il corpo come il
più affilato dei pugnali. L’avevo piegata. Spezzata.
Ferita.”
Nuovamente, quelle che credevamo
fossero certezze si scopriranno essere solo supposizioni, menzogne e bugie,
costruite intorno ad una storia perfetta…Dmitry e Abbie scappano e si
rincorrono, si sfidano e si accettano, dando il via ad un circolo vizioso che
non si conclude mai. Altri personaggi agiranno nell’ombra e saranno
intenzionati ad appropriarsi di tutto ciò che la famiglia Leroy possiede, il
ritmo incalzante del romanzo ci porta ad avere il fiato sospeso in ogni singola
pagina e con il costante desiderio di sbrogliare il filo della matassa per
giungere ad una conclusione… che che però non avremo ancora. E’ previsto
infatti per Dicembre “Green Snake”, terzo
e conclusivo capitolo di questa bellissima serie ed io non vedo l’ora di
ritrovare tutti i personaggi che ho tanto odiato ed amato per scoprire
finalmente quale sarà la conclusione di questa storia.
Ormai per le opere che leggo di
Sagara, non posso fare altro che spendere belle parole e chi ha avuto modo di
conoscere i suoi romanzi concorderà con me: sono sicura che questa autrice ci
regalerà ancora, anche in futuro, dei romanzi che valgono la pena di essere
letti; delle storie uniche e particolari, che avranno la capacità come loro
solito, di arrivare perfettamente a noi lettrici e conquistare un piccolo
pezzetto del nostro cuore.
Alla prossima recensione! - Ale
VALUTAZIONE
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