lunedì 17 febbraio 2020

Recensione: "Eternal Night" di Debora C. Tepes

Pubblicato da AlessiaM alle 08:00:00
Eccoci qui oggi a parlarvi di "Eternal Night" di Debora C. Tepes, un Dark Romance uscito 10 Febbraio. Venite a leggere cosa ne pensiamo!

TITOLO: Eternal Night
AUTORE: Debora C. Tepes
GENERE: Dark Romance
DATA PUBBLICAZIONE: 10 Febbraio
PREZZO EBOOK: 2,99 euro
EDITORE: Self
 
SINOSSI:
Nadir
Nadir è solo un ragazzino quando è costretto a fuggire con suo fratello Quadir da una moschea in fiamme nella sua città, in Libano. Lì, tra le pietre divorate dall’esplosione, ha perso non solo i suoi genitori ma anche tutta la vita così come l’ha conosciuta sino a quel momento, e ha siglato un inconsapevole patto di sangue con la violenza, che d’ora in poi sarà il suo destino.
Adesso che è ormai un adulto, la vita di Nadir è scandita da violenza e aggressioni e dalle regole del clan che ha fondato con suo fratello e che gestisce scommesse clandestine, droghe di ogni genere e racket. La violenza è l’unico linguaggio che Nadir conosca, tutto ciò che ha portato con sé dalla sua terra e che l’ha seguito fino in Europa, dove si è rifugiato. Tuttavia, anche per lui esiste qualcosa di sacro e intoccabile: la famiglia, il bene supremo da proteggere. A ogni costo. 

Layla
Layla non ama la compagnia della gente. Preferisce rinchiudersi nel suo mondo, cullata dalle note del pianoforte sul quale lascia scorrere le dita. A casa, Layla non ha nessuno che l’aspetti: d’altra parte, suo padre è il capo della squadra omicidi della polizia di Berlino e ha ben altro di cui occuparsi. Tuttavia ogni tanto, trascinata da un’amica, anche lei si concede una nottata diversa dal solito. Ed è così, durante una notte in una discoteca della capitale, che il destino di Layla prende una piega inaspettata. È lì, tra le luci stroboscopiche che l’accecano e la musica techno che l’assorda, che incontra Nadir e si perde nei suoi occhi color dell’ebano. Le loro orbite collidono e, da quel momento in poi, niente sarà più lo stesso. Lei cade nella trappola dell’oscuro sconosciuto arrivato dal Medio Oriente e lui crede di avere il potere in mano. Non l’ha scelta per caso: sa perfettamente chi sia e, soprattutto, quale ruolo ricopra suo padre. Rapirla e consegnarla a suo fratello Quadir è il suo unico scopo. Ma ciò che Nadir ancora non sa è che sarà lui stesso a cadere in una trappola dalla quale sarà impossibile fuggire: quella della passione.
In bilico tra la vita e la morte, costantemente sospesi tra la verità e la menzogna, il giusto e lo sbagliato, Nadir e Layla si lasciano travolgere in una spirale di attrazione incontrollabile. Ma può l’amore sopravvivere al richiamo irresistibile del sangue? Possono due anime perdute ritrovarsi al di là del bene e del male? 



Recensione: Parlare di questo romanzo è davvero difficile per me perché mi sento ancora avvolta tra le sue braccia così invitanti eppure pericolose. Questa volta quindi cercherò di dirvi il meno possibile sulla storia concentrandomi invece su quello che ho provato io. Ma passiamo subito a parlare dei protagonisti indiscussi del romanzo.
Nadir è tanto bello quanto pericoloso: membro del clan Hassan e braccio destro del fratello Quadir è stato sengnato fin dall’infanzia dalla perdita di chi amava e forgiato prima dal padre e poi dal fratello per diventare un assassino dal sangue freddo e glaciale. Lui ama fare del male, uccidere e torturare perché solo così riesce a sentirsi vivo e provare quelle sensazioni che dentro di lui si sono spente tanti anni fa. Le sue missioni e i suoi obbiettivi sono ciò che lo fanno andare avanti e che dovrebbero renderlo ‘degno’ agli occhi del fratello.  Niente sembra scalfirlo, eppure più andiamo avanti a leggere e più lo vediamo dialogare con la sua ‘coscienza’ se così possiamo chiamarla, affrontare il suo dolore e mettere in dubbio la sua vita. Mai avrebbe immaginato di poter arrivare a ciò, mai prima di incontrare Lei, che è l’altra metà del cerchio, la sola chiave capace di sbloccarlo.
Layla è una ragazza giovane e bellissima ma che ha già provato sulla sua pelle cosa vuol dire perdere la propria famiglia. E’ pura, solare, gentile e anche un po’ asociale. Non ama stare in mezzo alla gente e preferisce starsene per le sue, sola magari a suonare il piano, lo strumento che tanto ama. La sua vita è vuota, monotona con la sola compagnia di un’amica che è diversissima da lei ma che riesce almeno a distrarla dal resto. Ed è proprio a causa sua che una sera Layla decide di dare uno strappo alla regola e divertirsi spensierata. Ma la sua strada era già segnata perché c’era gia chi aveva deciso che quella sera avrebbe incrociato gli occhi più scuri e ammalianti che mai aveva visto rimanendone intrappolata. Da quel momento tutto cambia. Layla diventa una vittima, rapita da quell’uomo oscuro e pericoloso e Nadir il suo carceriere, pronto a sbranarla alla prima occasione.
 

“La tengo per i capelli, muovendomi rapido e violento ancora e ancora.
Le sue lacrime lasciano spazio ai gemiti: non ha mentito, sta godendo. È questo che voleva da me, dal primo istante in cui ho posato
 i miei occhi su di lei.
E questa notte ho sfamato la sua brama.
Questa notte l’ho marchiata a vita.”


Eppure il loro rapporto non è mai piatto né banale: è un continuo susseguirsi di scontri e litigi, di lotte per dimostrare chi è il più forte. Difronte a lui emerge tutta la forza e la determinazione di Layla, decisa a non sottomettersi mai a lui ma risvegliando così le più oscure e perverse fantasie dell’uomo. Nadir gode nel farla soffrire, a vederla inerme ai suoi piedi come una perfetta schiava.
Ma più passano il tempo insieme, tra una sfida e l’altra, più il loro rapporto si intensifica diventando una vera e propria ossessione.  Niente di tutto ciò è giusto né possibile ai loro occhi: Layla non può pensare di essere attratta da colui che la ferisce e spezza continuamente così come Nadir non può pensare di provare dei sentimenti diversi dall’odio e dal desiderio di distruggere tutto e tutti. Entrambi i personaggi sono stati costruiti perfettamente a livello fisico ma soprattutto psicologico: entriamo nella loro testa, conosciamo i loro demoni e i loro desideri più profondi, le loro perversioni e fantasie scoprendoli così più affini di quel che pensiamo. Entrambi sono ben lontani dalla perfezione, soprattutto Nadir, eppure Layla lo accetta così come è senza desiderare di cambiarlo. Se ne innamora, contro ogni previsione e sensatezza, con tutte le sue ombre così come Nadir si innamora di lei, della sua forza e tenacia, della sua capacità di amarlo come mai nessuno ha saputo fare. Un amore, il loro, fatto di dolore e ossessione, di passione e attrazione oltre ogni convenzione a volte anche difficile da comprendere. Nessuno dei due cambia per amore ma ciò non gli impedisce di scoprire nuove parti di sé che solo grazie all’altro hanno avuto modo di comprendere e accettare. 


“«Layla vuol dire notte» le rivelo, scostandole una ciocca 
di capelli dal viso.
Si bagna le labbra con la lingua e continua a boccheggiare.
«Notte… la notte è l’emblema della mia vita» riflette ad alta voce.
«La mia, di vita, è una notte eterna. Vedi? Abbiamo già trovato una cosa che ci accomuna» le dico, continuando a interpretare la mia parte.”


Nadir trasuda sesso e potere da ogni poro e lo si percepisce chiaramente tra le righe: la sua bellezza oscura è capace di ammaliare ogni donna e farla prostrare ai suoi piedi, vittima del suo fascino e pronta a diventare creta nelle sue mani. E devo ammettere che mentre leggevo tutte le emozioni provate da Layla mi ci sono rispecchiata perfettamente tanto da sentirmi io stessa quella ad essere tra le sue braccia. Ma anche Layla spiazza con la sua forza e risolutezza, con la sue bellezza interiore quanto quella esteriore.  E sebbene entrambi sono personaggi che non sempre si comprendono fino in fondo e che spesso spiazzano con le loro scelte, li si impara ad accettare così, pregi e difetti inclusi e ad amarli per ciò che creano quando sono insieme.
Proprio quando ormai credevo di sapere cosa aspettarmi da questa autrice ecco che lei riesce a sorprendermi ogni volta. La Tepes è tornata con una storia cruda, a volte forse troppo, brutale e carnale che rapisce e conquista con il suo stile diretto e senza filtri, la sua capacità di osare e superare i limiti di ciò che è ritenuto lecito o no. Ci fa mettere tutto in discussione, ogni certezza e valore morale per scavare a fondo nella psiche di chi legge e lasciare devastati. Questa storia mi ha rapita, proprio come è successo a Layla, letteralmente; mi ha frugato dentro e ha fatto emergere tutte le mie fragilità e la mia sensibilità mettendomi di fronte ai miei limiti di sopportazione. Molte scene sono crude e brutali, forse troppo, ma sempre perfettamente in linea con un romanzo che sicuramente non è per tutti i lettori ma che risulta essere perfetto in tutto. Io ne sono rimasta completamente ammaliata e irrimediabilmente innamorata: per le sue tinte dark, per il suo erotismo e la sua carnalità, per la sua intensità sia nelle scene più delicate che in quelle più semplici o dure. Una storia piena di misteri e inganni da rivelare, che non lascia scampo e che mette in discussione ogni cosa continuamente, ma che non potrete fare a meno di apprezzare. L’autrice con il suo stile lascia ancora una volta il suo segno inconfondibile eppure capace di mutare in ogni romanzo diventando sempre più maturo e completo. Insomma, non si è capito che ho amato questa storia vero?! Adesso non mi resta altro che aspettare il suo prossimo romanzo con tanta curiosità! – Ale


VALUTAZIONE
 

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