mercoledì 5 dicembre 2018

REVIEW PARTY + BLOG TOUR Tappa 1: "Rodion" di Beatrice Simonetti

Pubblicato da AlessiaM alle 08:00:00

Ben trovati! Oggi ospitiamo la Prima Tappa del Blog Tour + Recensione  del nuovo romanzo edito Delrai Edizioni in uscita in ebook oggi 5 Dicembre: fa parte del genere Ucronico e si intitola "Rodion" di Beatrice Simonetti. Ready?!

Titolo: Rodion 
Autore: Beatrice Simonetti 
Editore: Delrai Edizioni  
Genere: Ucronico 
Data Pubblicazione: 5 Dicembre ebook 16 Dicembre cartaceo 
Prezzo: ebook 3,99 cartaceo 16,50  
Dorso: 26,6 mm 
Codice ISBN cartaceo: 9788899960735


Sinossi: Tula, 4 settembre 1946. Rodion è un bambino di nazionalità russa che sopravvive a stento nella dura realtà dei campi di isterilimento nazista. La Germania ha vinto la Seconda Guerra Mondiale e, insieme ai suoi alleati, ha creato un regime fanatico e totalitario in tutto il mondo. Tredici anni dopo, Edmund è l'altra faccia della medaglia: un giovane tedesco vittima della folle propaganda nazista che cela oscuri retroscena, mascherandoli con nobili ideali, ai quali il ragazzo crede con assoluta fedeltà.
Il desiderio di difendere la patria si concretizza presto in una chiamata alle armi e lì la lotta di Edmund Heyder si tramuta gradualmente in un percorso di dubbi e incertezze sulla validità di un pensiero che uccide l’umanità. Famiglia, amicizia, rispetto di sé e del prossimo, patriottismo, dignità, orgoglio e amore gravitano attorno a lui e alla verità che un sovietico rimane pur sempre un essere umano.

Un romanzo senza alternative, né sconti, dove la crudeltà dell’uomo arriva a uccidere persino se stessa, in un crescendo di azioni e rivoluzioni. Non c’è vincitore dove c’è guerra e non c’è anima se a schiacciarla è l’idea che un uomo valga più di un altro, in ogni caso. 
 
 


TAPPA: DIAMO UN'OCCHIATA AI PERSONAGGI 
 

Edmund Heyder non sa proprio che cosa significhi la parola guerra, prima di arruolarsi nell’esercito dell’Impero Germanico. Non ha mai tenuto un fucile in mano ed è pure goffo nel farlo. Estremamente solitario e schivo, aspira a diventare un superuomo e a proteggere il suo popolo. Diviso nella costante ricerca di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, Edmund non sa che scindere le due cose sia impossibile, talvolta.

Alatiel Schmidt è l’amica d’infanzia di Edmund, la ragazza più gentile e graziosa che si possa incontrare per le strade di Dresda. Tiene a Edmund e darebbe la vita per lui. Eppure, più si desidera qualcosa più la si detesta con la stessa intensità.Figlia del proprietario di uno dei teatri più importanti della città, Alatiel non sa proprio che cosa significhi soffrire. All’inizio.

Se c’è qualcuno a cui piace organizzare le cose in grande stile quello è proprio Meinrad Werner. L’antagonista della storia potrebbe quasi essere considerato come l’altra faccia del protagonista, in un certo senso…
La sua crudeltà è inversamente proporzionale alla purezza del protagonista, eppure l’SS nazista dell’Impero Germanico non è sempre stato un uomo impassibile e calcolatore.

Charlotte Heyder è un personaggio combattuto, in costante bilico tra l’odio e l’amore.Vedova dell’ufficiale nazista Tristan Heyder, la ricerca di Charlotte ha il sapore amaro di chi sa di non avere scelta. In lei tutto è in perenne contrasto, i buoni sentimenti così come la ricerca di vendetta che muove le sue mani.

 




RECENSIONE: Per chi ama la Storia come me, è sempre bello ed interessante leggere romanzi come ‘Rodion’, dove essa è rappresentata nelle sue componenti più caratteristiche: vi siete mai chiesti cosa sarebbe successo al Mondo e ai suoi abitanti, se la Germania avesse vinto la Seconda Guerra Mondiale? Ebbene, Beatrice Simonetti, intrecciando fatti realmente accaduti ed altri frutto della sua fantasia, ci racconta una sua personale interpretazione di ciò che sarebbe potuto essere.
Il romanzo ci trasporta fin da subito in una situazione drammatica: Rodion è appena un bambino, ignaro di ciò che accade fuori dalle mura della sua casa e della crudeltà che regna tra la gente adorante  più che mai verso la figura del Führer. Da un momento all’altro la vita di quel bambino però viene distrutta, insieme alla sua famiglia e a tutto ciò che aveva. Cosa ne sarà di lui?
Anni dopo entriamo nella vita di Edmund, un giovane ragazzo tedesco insoddisfatto del suo lavoro e di se stesso e che ambisce da sempre a poter indossare un giorno la divisa per servire il suo Paese: egli si ritiene perfetto per quel ruolo seppur difficile e pericoloso, ma pur sempre degno e prestigioso. Finalmente il momento da lui desiderato arriva e grazie alla sua amica Alatiel, gli si presenta l’occasione che aspetta da sempre: peccato che le cose vadano diversamente da come sperato, anzi, nel peggiore dei modi. Anche in quel caso però, quando tutto sembra perduto, il coraggio e la non curanza di Edmund sono la chiave di volta che finalmente sposta le cose a suo favore: egli abbandona famiglia ed amici e, da quel momento, la sua vita cambia e si trasforma completamente. Ciò che il ragazzo ancora non sa però è che ciò che lo attende lì fuori è ben diverso da come lo immagina: tutto ciò che aveva sempre sperato, sognato e idealizzato nasconde in realtà oscurità e malvagità ben nascoste dietro una facciata ben costruita dai nazisti. E se in realtà non fosse quella, la strada giusta per lui? Ormai però tornare indietro è impossibile ed Edmund dovrà fare costantemente i conti con le proprie fragilità ed incertezze. Fino a dove sarà disposto ad arrivare? Eppure ci sono dei limiti che, si renderà ben presto conto, non possono essere sorpassati.


“Un essere umano è un essere umano. Non poteva voltare le spalle a questo: tutto, ma non questo.
Rimani sempre te stesso, non perdere la via di casa.”


Quello di Edmund è un percorso di crescita e di scoperta di sé, nel vero senso della parola: pezzo dopo pezzo, diversi saranno i segreti svelati nel corso del romanzo e le verità a lungo tempo celate che verranno a galla; tutto ciò contribuirà a dare nuova luce all’intera storia e a mettere lo stesso lettore di fronte alla necessità di mettersi in discussione. Le vite di Rodion ed Edmund continueranno ad intrecciarsi e fondersi, fin quasi a non riuscire più a distinguersi. Quanto può essere stato (e potrà mai essere) oscuro e malvagio l’animo umano? E’ possibile ferire, torturare, annientare una vita umana con facilità, e trattarla come fosse niente?  E, dove finisce la menzogna e dove inizia la verità in questa storia? Questo sta a voi capirlo.
Questo è un romanzo, paradossalmente forse, tremendamente reale per l’impatto emotivo che ha: ‘Rodion’ non è una lettura semplice; è una storia intensa, sofferta e nella quale lascerete un pezzo del vostro cuore, in un modo o nell’altro; essa ci mostra scene drammatiche ma che da un certo punto di vista sono ben in linea, per quanto concerne la crudeltà e la malvagità che ha caratterizzato il regime nazista e la mentalità che esso ha portato con sé, con ciò che è davvero accaduto a suo tempo e che d’altronde, non è cosi difficile pensare lontane da ciò che sarebbe potuto essere, se la Storia avesse preso un altro corso.


“Lui non apparteneva a quella gente. Non era come loro. Non sapeva neppure chi fosse, quell’uomo dagli occhi ambrati che aveva visto riflettersi tra le vetrate ancora intatte delle abitazioni di Rostov. La sua intera esistenza era una gigantesca menzogna. Probabilmente perfino la sua età non doveva corrispondere alla realtà.”


Gli eventi si susseguono uno dopo l’altro con forza, frenesia ed impazienza; la lettura lascia costantemente con il fiato sospeso ed è capace di far immergere il lettore in un mondo intenso, tragico e commovente, capace di toccare le corde del cuore e turbare l’anima. Le poche certezze iniziali fornite al lettore vengono distrutte, rovesciate e ricostruite continuamente tra  salti nel tempo ed alti e bassi, in un crescendo senza fine.
Nel romanzo incontriamo diversi personaggi le cui storie si intrecciano con quelle del protagonista; tanti saranno solo delle piccole luci pronte a spegnersi quasi subito, altri invece quelli di maggiore impatto, che l’autrice ci presenta gradualmente e di cui si arrivano a conoscere pagina dopo pagina, le diverse sfumature, i segreti e i sentimenti: Edmund, Alatiel, Andrej, Charlotte, Alisa, Ilse, Keitel e tanti altri e ognuno di loro avrà il proprio posto.
‘Rodion’ è un romanzo tutto da scoprire, da apprezzare e gustare lentamente ma che d’altro canto richiede forza e coraggio per continuare una lettura intensa che mette in gioco tutti i sentimenti umani. E così, il lettore si ritrova ad intraprendere un viaggio lungo e difficoltoso insieme ad Edmund, capace di sorprendere ed emozionare fino alle battute finali. Non ho potuto fare a meno di amare questa storia e ora, non mi rimane altro da fare che invitarvi a leggerla. Infine voglio fare i complimenti in primis a Beatrice, per aver dato vita ad una realtà alternativa più vera e tragica che mai; e poi alla Delrai Edizioni, per l’attenzione e la cura impiegate in ogni piccolo aspetto di questo romanzo.  - Ale   
  
 
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